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Tutti gli edifici di Venezia appoggiano sul "caranto", uno strato di terreno di particolare consistenza dove prima è stato ulteriormente solidificato piantando dei pali di legno appuntiti di larice o rovere.

La laguna di Venezia

Difficilmente uno che non sia veneziano, profondo conoscitore della laguna, si avventurerebbe all'interno della laguna con la propria barca se non nei punti segnati dai pali conficcati nel terreno, le bricole e paline. Molti sono i segreti che dovrebbe sapere: la tonalità dell'acqua, per il conoscere le correnti marine, le maree, per il tramandare tra padre in figlio e da amico ad amico le zone più o meno basse.

La laguna di Venezia ha quasi 6000 anni. Al suo posto c'era una pianura costituita da sedimenti trasportati dai fiumi, come la Brenta e il Piave, in seguito al fondersi dei ghiacci dopo la fine dell'ultima glaciazione. Nei secoli che seguirono ci furono, e continuano ad esserci, fenomeni come l'abbassamento del suolo per il progressivo consolidamento dei depositi alluvionali fini e l'innalzamento del livello del mare.

Il risultato di tutto ciò è stato l'allagamento di gran parte della pianura esistente con l'esclusione di alcune zone di terreno più elevato che sono diventate le isole della laguna di Venezia appena nata. Poi, i cordoni di dune costiere, formatisi grazie alle sabbie trasportate dai corsi d'acqua, sono divenuti il naturale confine tra l'Adriatico e la laguna.

Dell'intera superficie lagunare solo il 5% è costituito da terre costantemente emerse, le isole, mentre il 20% è rappresentato da barene, zone di terreno a pelo d'acqua ricoperte da vegetazione particolarmente resistente al sale. Tutta la laguna è percorsa da canali più o meno profondi segnati, almeno quelli navigabili, da bricole e paline, dei pali conficcati nel terreno che servono per non arenarsi con la propria barca.

La laguna è separata dal mare aperto dai lidi, lunghi cordoni sabbiosi talvolta arginati dall'uomo con opere di varia natura. La comunicazione con l'esterno avviene attraverso le bocche di porto del Lido, di Malamocco e di Chioggia. L'acqua entra dal mare ogni sei ore e se ne esce dopo altre sei.

Il destino della laguna, in mancanza dell'intervento dell'uomo, sarebbe stato il suo graduale interramento, causato dall'apporto dei sedimenti trasportati dagli stessi fiumi responsabili indiretti della sua creazione. I veneziani si erano resi conto di questo che, con opere di ingegneria idraulica, deviò il corso dei fiumi immissari della laguna, portandone le foci all'esterno.

Attualmente, come facevano i nostri avi, si stanno scavando i rii interni Venezia per levare il fango in eccesso accumulato durante gli anni.


Dopo lo scavo del rio si aggiustano anche le rive malandate



Cavana in barena


Il fiore della barena

La barena è una porzione di terreno leggermente affiorante, ricoperta da bassa vegetazione, molto resistente all'acqua salata e che, periodicamente, viene sommersa da maree particolarmente alte. Verso la fine dell'estate tutto si colora di un delicato color violetto per la presenza del limonio o "fiore di barena".


Il Mose

Per poter sconfiggere il famoso fenomeno dell'acqua alta si vuole creare una serie di dighe mobili, il progetto "Mose", poste sulle tre bocche di porto della laguna in modo da creare, quando si prevede acqua alta sopra un certo livello, uno sbarramento artificiale.