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A volte i gondolieri erano collerici

Tutti i gondolieri si chiamano con un sopranome: chi si chiama Moviola, chi Bùcoi, chi Maseneta, chi Crea, chi Cheba e così via.

Alcuni stazi delle gondole

Bacino Orseolo
Venezia
041 5289316

Consorzio Gondolieri
San Marco 1579
041 5228637
041 5280407
E-Mail: info@gondolaincoming.com

Danieli
Riva Schiavoni
Venezia
041 5222254

Dogana
Calle Vallaresso
Venezia
041 5206120

Ferrovia
S.Simon Piccolo
041 718543

Piazzale Roma
041 5221151

Riva Carbon Rialto
Venezia
041 5224904

San Marco molo
Venezia
041 5200685

San Tomà
Cannaregio
Venezia 041 5205275

S. Maria del Giglio
Venezia
Phone: 041 5222073

Santa Sofia
Cannaregio
Venezia
041 5222844

Trinità
Campo S. Moisé
Venezia
041 5231837

Musicisti da gondola

Girano sempre per il centro o con o senza la fisarmonica a tracolla e sono sempre allegri. Se sono seri hanno sempre quell'aria da scolari prima di un esame al quale sono sicuri di far bella figura. Solitamente camminano spediti ma quando incontrano qualcuno di loro conoscenza si fermano di botto e sorridono esageratamente come quando si incontra un inquilino con cui si va d'accordo. Si allenano anche per strada, con lo sguardo ieratico e fiero, cantando opere a pezzi a bassa voce. Quando invece infilano la calle nascosta partono con decibel e decibel. C'è quello che canta e quello che suona. Ultimamente cercano di modernizzarsi salendo in gondola con delle chitarre acustiche amplificate. Vanno sempre alla ricerca di qualche canzone che vada fuori dal solito repertorio ma, di solito, la gente non conosce il brano e tutto finisce lì con un certo rammarico. Il loro repertorio è fatto di pochissime canzoni veneziane, le più conosciute, e il resto canzoni famose italiane. Finiscono , come fosse una sigla, la prestazione cantando la famosa canzone "Ciao Venezia!".

I gondolieri

Collerici e violenti, astuti e gentili, parlatori instancabili e filosofi. Chi sono i gondolieri? Attaccati alla sua gondola e alla loro laguna, amanti del bel vivere e lavoratori instancabili. Il Goldoni diceva che i gondolieri sono i veri amanti di Venezia pronti a menar le mani solo a sentire parlar male della loro città. Proverbiale è la calma dei gesti del gondoliere, probabilmente dovuta dal loro muoversi lentamente nelle acque o dallo scirocco che spesso non aiuta di certo a volersi agitare tanto per nulla. 

I gondolieri di un tempo erano al servizio del loro padrone, godevano di stipendio fisso, a volte anche di alloggio, conoscevano tutti i segreti della casa ed erano molto fedeli.

Ai gondolieri si attribuiscono molte astuzie come quella di far procedere la barca fortemente inclinata o simulando un'instabilità generale per far capire al passeggero che se non cadeva in acqua era merito del gondoliere. aspettandosi alla fine una buona mancia.

Venezia è sempre stata una città ricca. Il commercio, la lungimiranza dei nostri avi, nessuna guerra interna e nessuna carestia hanno fatto di Venezia una città invidiata da tutto il modo conosciuto. E con il benessere cresceva anche la voglia di esibirsi nel lusso più sfrenato e nel bisogno del superfluo.

Nel 1334 addirittura si pensò di istituire un consiglio di Savi chiamato “Provveditori sopra le Pompe” che cercavano di “reprimere le vanità”. Ma questo non bastava perché i “fanti” che dovevano far rispettare le leggi venivano derisi e ingiuriati da tutti col tiro di arance marce.Le nobildonne veneziane spendevano cifre spaventose per l’acconciatura delle loro chiome, portavano dei zoccoli con dei tacchi alti anche un metro per “non infangarsi nelle strade non selciate”, portavano scollature sempre più audaci, collane e gioielli sempre più grandi e ridicoli.Il lusso della gondola procede di pari passo con quello della casa e delle vesti tanto da far decretare al Governo: “Sono proibiti li feri da gondola che non siano schietti, i felzi de seda, i tressi doradi dipinti o intagliati”. E’ uno dei primi provvedimenti che avvieranno la gondola a forme più semplici, non più a colori sgargianti ma tutta dipinta di nero come la vediamo oggi.Le pene che venivano date ai trasgressori erano molto severe: andavano dal carcere per 5 anni in una cella buia, al remo forzato in una galea per un anno e mezzo, alla multa di anche 200 ducati.

Le leggi non si limitavano a colpire soltanto la gondola ma anche lo sfarzo dei gondolieri. I gondolieri “de casada”, quelli al servizio dei nobili loro padroni, portavano abiti in seta rossa con ricami in oro e argento e cappello in velluto nero; oppure giacche in seta, scarpe bianche, calzoni corti e una lunga sciarpa rossa. Con il tempo e con i freni dati dai Provveditori sopra le pompe anche i gondolieri si adeguarono vestendosi però con giacche a fiori, camicie colorate e le calze rigate.Ma come sono oggi i gondolieri? Hanno l'abitudine di parlare a voce alta sia in divisa, sia in borghese, come per ribadire il loro forte carisma ereditato. Ma non esageriamo e vediamoli ancora una volta come persone semplici, istintive e schiette. Ultimamente si sono aggiunti altri tipi di gondoliere: giovani, ben educati, atleti e colti, che si fatica a riconoscere come gondolieri se non dal fatto che indossano i pantaloni neri nelle strade che vanno da casa al lavoro. L' immagine di uomo forte quindi si mischia con la gentilezza e voglia di curare nel miglior dei modi il proprio lavoro anche se la vicinanza con il "vecio gondolier" li fa zoppicare un po'.

Quanto guadagnano? Si favoleggia molto ,forse per invidia, di questi alti introiti ma una cosa è certa: stanno bene. Ma come stanno bene molte altre persone che sono più all'oscuro di loro. Quanto costa un giro in gondola? 50, 60, 70 €. In genere si tratta ma non aspettatevi forti sconti. Il giro può variare da "lungo" a "corto", una mezz'oretta o un' ora. La cifra si riferisce per gondola e quindi dividete il totale per le 4, 5 persone che salgono in gondola. E' tantissimo? Non molto se lo paragonate ad altri divertimenti meno esclusivi. Il gondoliere ha avuto una preparazione multi lingue per spiegarvi tutto quello che desiderate sapere riguardo Venezia. Siate simpatici e lui sarà simpatico. Non domandate la casa di Casanova o quella di Marco Polo ma fategli delle domande più "intelligenti" e vedrete che il suo orgoglio di veneziano salterà fuori e avrete spiegazioni dettagliate (solo dopo vi mostrerà la vera casa di Casanova). 



Gondola in bacino

El gansér


Gli attrezzi del "gansér"

Il "gansér" è colui, di solito un anziano, che avvicina la gondola alla riva con un'asta munita di un uncino, e aiuta la gente a salire e scendere dalla gondola. La sua presenza non è assolutamente necessaria ma si può chiudere un occhio e porgere a lui una piccola mancia.

Oggi i gondolieri svolgono il servizio privato, e cioè contrattano col cliente seguendo dei turni che decidono tra loro; possono essere contattati dalle agenzie che offrono un lavoro continuato più sicuro ma meno pagato e un servizio "da parada". Il servizio "da parada" è un traghetto che va da una riva all'altra del Canal Grande. Gli si dà un po' di spiccioli e attraverserete il canale in gondola.

Il sandolo

Certe volte, passando per i canali, noterete una specie di gondola più piccola del solito, meno sfarzosa e senza il "fero de prova" della gondola. Questo è il "sandolo". Il "sandolista" è come il gondoliere ma si fa pagare, o almeno dovrebbe farsi pagare, meno del gondoliere. 

Gondole e pioggia

E se piove, non si va in gondola? Nemmeno per sogno, la gondola e il gondoliere si muovono anche col brutto tempo.